giovedì 12 gennaio 2012

San Simeone e il pigmento dioptasio

Oggi è una bella giornata, soprattutto produttiva, sono molto soddisfatta perché finalmente mi sono decisa a riprendere in mano l'icona di San Simeone.

Icona San Simeone

Purtroppo questa icona giaceva lì incompiuta da tempo, eppure, mancava solo la scritta sul cartiglio...

"Ecco, questi è posto per la caduta e la risurrezione di molti in Israele" 
(Luca 2,34)

Non che non volessi completarla, la verità è che non trovavo più la cartelletta con le fotografie dei particolari dell'icona e della scritta, così non volendo far pasticci, l'icona era sistemata in un armadio avvolta in un telo, e quindi lontano dagli sguardi di tutti. Sarà felice mia nuora Elisabetta, ora potrà appenderla nella sua camera a fianco al suo letto.

 




















Sono stupefatta dalla luce del manto non avrei mai immaginato un risultato come questo mentre stavo lavorando, Simeone ha un manto stupendo che affiora letteralmente dal nulla del fondo; meno male che ho seguito passo passo le indicazioni del maestro Giovanni Raffa, fidandomi.




Ho utilizzato per la prima volta un pigmento che mi era sconosciuto : il dioptasio.
E' ricavato da una pietra minerale, questo nome gli fu dato a inizio 800 da un abate francese René Just Haüy, deriva dal greco διά (attraverso) e οράω, όψομαι (vedo), devo dire che mai nome fu più appropriato di questo, giudicate voi guardando il manto.







Vedi anche il primo post su San Simeone 






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