lunedì 10 dicembre 2012

Vergine Eleousa

Vergine Eleousa
Vergine elousa

L'immagine scelta per il mio studio è una Madonna della tenerezza, o Vergine Eleousa: per i greci Eleousa=che prova tenerezza, per i russi Umilienie=che suscita tenerezza.
L'affresco si trova  nella Chiesa di San Salvatore in Chora, esattamente nell'abside (punto 3 piantina a fianco) della navata laterale dove è collocata la cappella funebre "il paraekklesion".

Maria sembra con le sue mani porgere in dono il figlio, non lo avvolge stretto stretto come ogni mamma fa, anche a lei è stato dato in dono. Come in tutte le icone mariane lo sguardo della Madonna non si rivolge al Bambino, i suoi occhi pensosi e tristi guardano lontano, questo perché Maria sa bene che non possiede il proprio figlio, ma lo accoglie come dono assoluto e lo dona a noi. In cuor suo sa il destino a cui è chiamato il figlio, così è scritto nel Vangelo "...Maria , da parte sua serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore", Lc 2, 19.

Il bambino Gesù è luminoso, la sua veste è candida, il manto giallo con riflessi oro.  Come in tutte le Madonne della tenerezza Gesù adagia la sua gota sulla guancia della mamma Maria, in un atteggiamento che sembra quasi  consolarla, con una mano l'abbraccia, mentre con l'altra mano regge il rotolo della Buona Novella.

Come potete immaginare il lavoro è lungo e siamo solo agli inizi, nei prossimi post inizierò a mostrare le tappe della realizzazione dell'icona.

Nessun commento:

Posta un commento